San Cristoforo e Cristoforo Colombo a Siviglia
Siviglia, Cristoforo Colombo e san Cristoforo: un intreccio indissolubile nel XVI secolo.
Siviglia, Cristoforo Colombo e san Cristoforo: un intreccio indissolubile nel XVI secolo.
All’Alcazar di Siviglia una nuova attestazione seicentesca della devozione a San Cristoforo, che continua nonostante la Controriforma
Un san Cristoforo elegante ma anche tradizionale si trova nel convento di san Benito di Calatrava a Siviglia, in una chiesa di fondazione visigota. Che san Cristoforo fosse già conosciuto?
Mateo Pérez Alesio ha dipinto nel 1584 un grande san Cristoforo, il Cristobalon, nella Cattedrale di Siviglia, a cui ha affidato il suo sogno di partire per le Americhe.
Nel 1597 Martínez Montañés realizza una statua meravigliosa di san Cristoforo per la confraternita dei guantai di Siviglia, perché il santo protegge anche dalle infezioni delle mani.
Nella cattedrale dell’antica capitale di Tenerife, San Cristòbal del La Laguna, un statua di san Cristoforo (e altre raffigurazioni) del santo traghettatore.
La leggenda di San Cristoforo” è un’opera affascinante di un artista anonimo del XVI secolo, oggi conservata al Museo Reale di Belle Arti di Anversa. un santo che porta Cristo (seduto su un mappamondo) e che sconfigge i demoni.
Ad Almenno san Salvatore ci sono almeno cinque attestazioni di san Cristoforo. La cittadina, dalla millenaria storia, sorge su una strada importante già ai tempi dei Romani.
San Cristoforo riesce a resistere all’attacco della Riforma ma la sua raffigurazione cambia, perdendo gli aspetti più folkloristici ed assumendo caratteristiche più spirituali.
Nel Cuneese, possiamo trovare molte raffigurazioni del santo: per la natura dei luoghi (collinosi, percorsi da fiumi) e, soprattutto, per la loro storia (per lo sviluppo medievale, a fronte di una perifericità nel periodo dello splendore sabaudo)
San Cristoforo è patrono di Arbe – Rab, in Croazia. Ha salvato la città almeno tre volte e custodisce una delle reliquie più preziose, (il teschio) del XIII secolo,
Tre (o quattro) San Cristoforo fra Ivrea e la Val D’Aosta sono espressione della sua pittura dal gusto popolaresco: a Ivrea, a La Salle, A Gressan e (forse) a Montalto Dora.
A Castelplanio di Jesi (AN), la devozione per il san Cristoforo fu importante: da patrono dei pellegrini, a patrono contro la peste, a santo devoto. Dal XV secolo al XVII secolo, con un focus sulla nuova immagine di san Cristoforo dopo il Concilio di Trento.
Lorenzo Lotto, autore rinascimentale inquieto, dipinse due meravigliosi san Cristoforo nelle Marche, la sua patria di adozione dove passò gli ultimi anni della sua vita.