Beinette (CN) e san Cristoforo: c’eravamo tanto amati…
A Beinette fra XV e XVI secolo la devozione per san Cristoforo fu importante, tanto che divenne patrono della città. Ma dal XVIII secolo, qui come altrove, fu dimenticato.
Cristoforo, dice la Leggenda Aurea, è un mostro, gigantesco e quasi selvaggio. Come rendere iconograficamente questo aspetto? Con la barba, segno di trascuratezza e disordine (almeno fra XIII e XVII secolo).
Strano, quindi, il san Cristoforo imberbe (e quindi anche giovane).
A Beinette fra XV e XVI secolo la devozione per san Cristoforo fu importante, tanto che divenne patrono della città. Ma dal XVIII secolo, qui come altrove, fu dimenticato.
Nella misteriosa chiesa di san Michele al Pozzo Bianco di Bergamo, sono presenti quattro raffigurazioni di san Cristoforo, dal XIII al XVI secolo, come custode delle fonti, contro la peste e la morte improvvisa.
Sulle strade medievali erano punti di accoglienza e protezione, gli hospitia o hospitali. Erano le confraternite a prendersi cura dei malati. Sugli Hospitali del Tagliamento, ci sono moltissime immagini di san Cristoforo.
Elementi tradizionali e nuovi si combinano nella raffigurazione dell’attraversamento di san Cristoforo di Bono da Ferrara, Un san Cristoforo sulla terra!
Cesare da Sesto nel 1523 dipinse un polittico per l’Oratorio di san Rocco a Milano. Un giovane agile san Cristoforo corre, contro la peste