Le Vie d’Allemagna in Friuli

Le strade del Friuli: nell’antichità

Nell’antichità in Friuli passavano antiche strade che collegavano il centro Europa con l’Adriatico. Meta principale era Aquileia.

La Julia Augusta scendeva dal nord, dal Norico, per Aguntum (Lientz), Passo Monte Croce Carnico, Zuglio e Venzone, e poi giù fino ad Aquileia.

La Via del Ferro partiva da Carnuntum (presso Vienna) e Virunum (sopra Klagenfurt), scendeva verso Aquileia, passando per il Tarvisio.

La via dell’Isonzo e la via del Natisone collegava Virunum e Aquileia, seguendo il corso dei due fiumi, passando attraverso Cividale, Caporetto e Predil.

Le strade del Friuli: nel Medioevo e Rinascimento

Dall’XI sec. con il progressivo interramento del porto di Aquileia sul Natissa e lo sviluppo di nuovi porti come quelli di Precenicco, Latisana, Concordia, Caorle e Venezia, furono favorite le vie verso sud-ovest, da Venzone/Gemona, verso Latisana/Concordia.

Nello stesso periodo, si ebbe l’esplosione del pellegrinaggio che da pratica elitaria divenne primo fenomeno di massa della storia, dimensione principale dell’uomo medievale. Assunse, dunque, un’importanza straordinaria la Via d’Allemagna. Collegava l’Est europeo alla Terra Santa, attraverso il percorso Danzica – Cracovia – Vienna – Tarvisio – porti alto Adriatico – Terra Santa. La Via del Tagliamento costituisce il tratto friulano della Via d’Allemagna.

La Via del Tagliamento

Stretta di Pinzano – ph. http://www.corradoventurini.it/cor/stretta-di-pinzano-e-conglomerati-miocenici/

I pellegrini e viaggiatori di ogni tipo (poi anche i crociati) percorrevano una strada che seguiva il corso del Tagliamento sia a destra, sia a sinistra. Fondamentali erano dunque i guadi. E chi viaggiava doveva sapere di essere giunto nei pressi di uno di questi guadi. Quale segnavia migliore di una bella e grande immagine del santo specializzato negli attraversamenti? Ecco dunque che, in ogni paese presso cui stava un guado, un colossale san Cristoforo proteggeva i pellegrini. Unica eccezione: il guado Bonzicco-Gradisca.

I guadi del Tagliamento e san Cristoforo

I guadi principali dalla sinistra alla destra Tagliamento: Ragogna-Valeriano, Dignano-Spilimbergo, Bonzicco-Gradisca, S. Odorico-San Giorgio della Richinvelda, Rivis-Valvasone, Pieve di Rosa-San Vito al Tagliamento. Li vedremo uno ad uno.

Ragogna – Valeriano

A Valeriano di Pinzano di Tagliamento sorge dal 1300 circa la chiesa di santa Maria dei Battuti, confraternita di laici che compivano opere di beneficenza e assistenza, soprattutto gestendo ospizi ed ospedali e assistendo ai riti religiosi. Conserva al sua interno un grande san Cristoforo, attribuito a Marco Tiussi, di cui sulla facciata resta solo la sinopia.

Facciata chiesa con sinopie
San Cristoforo – Valeriano di Pinzano al Tagliamento – Santa Maria dei Battuti – Dopo il terremoto (1976)

Te ne ho già parlato in un altro post.

Dignano-Spilimbergo

Un moderno san Cristoforo a Dignano

Oggi a Dignano un ponte moderno collega una sponda all’altra del Tagliamento. Nella piazza principale del paese, un grande murales realizzato da Plinio Missana raffigura un moderno san Cristoforo, un viaggiatore novecentesco che porta sulle spalle un bambino, propiziando anche il passaggio del pesante carro davanti a sé, mentre in lontananza si vede una chiatta dirigersi verso Dignano.

Spilimbergo, la città di cento san Cristoforo

Sono davvero moltissimi i san Cristoforo di Spilimbergo: meritano un post a sé. Qui ve ne faccio un semplice elenco. Se san Cristoforo ispira ancora oggi i mosaicisti della scuola di Spilimbergo, come Rino Pastorutti, la città custodisce san Cristoforo basso medievali e rinascimentali di grande livello, come quelli del Duomo o nelle frazioni del comune.

  • SPILIMBERGO (PN), Duomo, affresco (esterno) – XIV secolo
  • SPILIMBERGO (PN), Duomo, affresco (interno) – XV secolo
  • SPILIMBERGO (PN), Chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, affresco (interno) – XV secolo
  • SPILIMBERGO (PN), mosaico. Rino Pastorutti – XXI secolo
  • SPILIMBERGO (PN), BASEGLIA, Chiesa San Marco Evangelista e Santa Croce, affresco (esterno) – XVI secolo
  • SPILIMBERGO (PN), GAIO, Chiesa di san Marco, affresco (esterno) – XVI secolo
  • SPILIMBERGO (PN), TAURIANO, Ancona della Madonna del Buon Consiglio, affresco (esterno) – XVI secolo
  • SPILIMBERGO (PN), TAURIANO, Chiesa di san Nicola, affresco (esterno), XVI secolo

S. Odorico-San Giorgio della Richinvelda

S. Odorico

Uno sbiadito san Cristoforo trecentesco si trova sulla facciata neogotica dell’antica chiesa abbaziale di FLAIBANO (UD) – SANT’ODORICO AL TAGLIAMENTO, sorta su un preesistente edificio sacro del 1031.

Tracce di affresco
Chiesa di Sant’Odorico – Flabaiano (UD)
tracce di san Cristoforo
Chiesa di san Nicolò – San Giorgio della Richinvelda (PN)
San Giorgio delle Richinvelda

Nella piana di SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA (PN) intorno all’anno Mille, i signori di Spilimbergo e Valvasone esercitavano la giustizia, mandando alla forca uomini giudicati colpevoli. A partire dal XII secolo, qui sorse una chiesetta dedicata a san Nicolò, il protettore del Pio Istituto Elemosiniero che aveva il compito di assistere spiritualmente i condannati a morte. Alla fine del patriarcato, l’Istituto continuò ad offrire assistenza ai pellegrini, ai bisognosi e alle ragazze povere. In quel periodo, sulla parete della chiesa esposta verso la strada principale, verso il guado del Tagliamento, venne raffigurato san Cristoforo. Ne restano ancora tracce.

Nonostante sia un san Cristoforo sbiadito, la sua presenza risulta molto interessante. Prima di tutto per il suo legame con san Nicolò, il santo protettore dei naviganti e delle fanciulle povere, molto amato nel mondo germanico e spesso associato a san Cristoforo. Poi per il legame fra san Cristoforo e il passaggio dalla vita alla morte, segnalato anche dalla presenza del nostro santo nei cimiteri, come è possibile vedere anche Rivis. Infine, ma ne stiamo già parlando, interessante come elemento di segnalazione del guado per i pellegrini.

Rivis-Valvasone

Chiesa di san Girolamo in Rivis

La chiesetta di san Girolamo in Rivis sorge anche oggi proprio sul greto del fiume Tagliamento. Si trova all’interno del Cimitero di Sedegliano, di cui Rivis costituisce una frazione. San Cristoforo assume qui anche la sua funzione di accompagnatore delle anime nell’aldilà, quasi sostituendo gli antichi dei traghettatori pagani che avevano questo compito (Anubi, Charon, Ermes,…).

San Cristoforo Tracce
San Cristoforo – Chiesa di san Girolamo in Rivis – Sedegliano (UD)
Valvasone, fra Duomo e Chiesa dell’hospitale

Valvasone è sorto proprio in corrispondenza di uno degli ultimi guadi sul Tagliamento transitabili per gran parte dell’anno; più a sud si passa nella bassa pianura e la portata del fiume è maggiore e distribuita in gran parte dell’anno. Il transito di merci e persone lo ha reso posizione privilegiata per il Castello dei Conti Valvason, il cui potere era tale che veniva custodita nel Duomo di Valvasone la Sacra Tovaglia del Miracolo Eucaristico verificatosi nella parrocchia di Gruaro, su cui la famiglia vantava il giuspatronato.

A Valvasone già dal X secolo esisteva fuori le mura un hospitale, retto da una confraternita, inglobato all’interno della cittadina solo nella seconda metà del Quattrocento. La cappellina, che già dal Trecento accompagnava nella meditazione spirituale gli ospiti, era riccamente affrescata.

In entrambi questi luoghi, una raffigurazione di san Cristoforo: nella Chiesa di san Pietro, realizzato da Pietro da Vicenza nel 1510, nel duomo l’affresco secentesco (1667) è di Bartolomeo Ferrari e raffigura Santi Giacomo Maggiore e Cristofolo con la Vergine.

Ferrari, san Giacomo e san Cristofolo con Maria e Bambino
Defendente Ferrari, san Giacomo e san Cristofolo con Maria e Bambino – Chiesa del SS. Corpo di Cristo – Valvasone (PN) – 1667
San Cristoforo
Pietro da Vicenza, San Cristoforo – Chiesa di san Pietro – Valvasone (PN)

Pieve di Rosa-San Vito al Tagliamento

Camino al Tagliamento – Pieve di Rosa

Sulla facciata della chiesa di San Pietro, fra Camino al Tagliamento e Codroipo, vicino a Pieve di Rosa, svetta un san Cristoforo, anche se molto deteriorato.

San Vito al Tagliamento

Sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Castello sono visibili in alto le figure monumentali ad affresco di San Cristoforo, piuttosto rovinato, peraltro, e di San Vito che regge un modellino della città (la più antica rappresentazione delle città).

A Gleris, invece, davvero imponente (alto 530 cm e largo 320 cm) e pregevole il san Cristoforo realizzato nel 1537 da Pomponio Amalteo, genero del Pordenone. Molto interessante è il nome autoctono friulano “Gléris” del paesino: è il plurale di “glérie” (qui pronunciato “gléria“), ossia ghiaia, in latino “glarea“, pertanto significa luogo di ghiaie. Tale toponimo si spiega col fatto che la villa sorgeva presso la riva del Tylaventus minor, le cui acque trascinavano e deponevano lungo il loro percorso abbondanza di ciottoli. Ancora un san Cristoforo collegato direttamente all’acqua e al Tagliamento

Chiesa con grande san Cristoforo
Gleris (San Vito al Tagliamento) – Antica chiesa S. Stefano – ph. Frto

Altri san Cristoforo sul Tagliamento

  • CASARSA DELLA DELIZIA (PN), Sant’Antonio della Versutta, affresco (esterno) – XIV secolo
  • CORDOVADO (PN), Chiesa di san Girolamo, tracce di affresco (esterno)
  • SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO (PN), Chiesa di san Martino vescovo, affresco (esterno), Giovanni Antonio de’ Sacchis Il Pordenone – XVI secolo
  • SESTO AL REGHENA (PN), Abbazia di santa Maria in Silvis, affresco (esterno), XV secolo
  • SESTO AL REGHENA (PN) – BAGNAROLA, Chiesa di tutti i Santi, affresco (esterno), Andrea Bellunello, 1488

Bibliografia

Fondamentale per la parte generale di questo post è il volume di Marino del Piccolo sull’Hospitale di san Giovanni in Gerusalemme di San Tomaso di Majano (UD), disponibile anche in rete nel blog dell’hospitale.