L’esadattilia, segno di eccezionalità

Un Bambino con sei dita

A Luson, Val di Luson, m.971 s.l.m., nella Chiesa di San Giorgio è stato dipinto nel 1720 da Johann Mitterwurzer.

La raffigurazione del santo è quella tradizionale: da notare l’aureola di luce intorno al capo del Bambino, il globo di cristallo che Gesù abbraccia, l’aspetto mostruoso e gigantesco del santo.

San Cristoforo e Bambino con sei dita
San Cristoforo – Chiesa di san Giorgio – Luson (BZ) – ph. Livio Pacher
San Cristoforo e Bambino
San Cristoforo – Chiesa di san Giorgio – Luson (BZ) – ph. Livio Pacher
Bambino con sei dita
San Cristoforo (particolare) – Chiesa di san Giorgio – Luson (BZ) – ph. Livio Pacher

Ma c’è un particolare straordinario, che devo all’occhio di Livio Pacher: il Bambino ha sei dita dei piedi! Sei dita? E perché?

San Cristoforo con sei dita

Finora non lo sapevo, ma l’esadattilia non è così rara nell’arte. E me lo conferma ancora Livio, postandomi questa immagine del san Cristoforo di san Giorgio a Taisten-Tesido in Val Pusteria. Qui è san Cristoforo ad avere sei dita dei piedi.

San Cristoforo
Chiesa di san Giorgio Taisten-Tesido (BZ)j – ph. LIvio Pacher
San Cristoforo e il Bambino
San Cristoforo (particolare) – CHiesa di San Giorgio – Taisten-Tesido (BZ) -ph. Wolfgang Sauber
Bambino con sei dita
San Cristoforo (particolare) – Chiesa di san Giorgio Taisten-Tesido (BZ) – ph. Livio Pacher

Uomini, santi e Cristo con sei dita?

Ecco un brevissimo (e incompiuto) elenco di raffigurazioni pittoriche di mani e piedi esadattilici

  • Uomini comuni
    • il frate (dipinto della Madonna della Chiesa di Motta San Fermo)
  • Santi
    • san Giovanni (chiesa di Santo Stefano di Carisolo)
    • San Rocco (pittore contemporaneo Alberto Mosca di Caderzone Terme)
    • san Giuseppe (Sposalizio della Vergine di Raffaello)
  • La Madonna
    • a Massimeno
    • a Casalmaggiore
    • Sposalizio della Vergine del Perugino
  • Cristo
    • Bambino (Madonna del Latte di Fondi)
    • Adulto (chiesa di San Vigilio a Pinzolo)

Sono state fatte molte ricerche su questa stranezza dell’arte: un piccolo mistero, a cui sono state date diverse spiegazioni, da quelle più pratiche (un errore del pittore? una ridipintura?) a quelle dal forte valore simbolico (segno di divinità? significato esoterico? legami con la stregoneria? segno segreto dei Templari?). Certo è che le immagini sono tante e vanno da grandi opere d’arte come le tele del Perugino e di Raffaello a opere più popolari, eseguite da frescanti per committenze locali.

San Giuseppe ha sei dita dei piedi
Raffaello – Sposalizio della Vergine – Pinacoteca di Brera

San Cristoforo: mostro o santo? In ogni caso, eccezionale!

Quindi, senza pretendere di dare alcuna interpretazione generale, aggiungo solo due riflessioni personali sul san Cristoforo con sei dita e vi lascio in bibliografia link di approfondimento.

Credo che si possa escludere l’idea di un errore o di una ridipintura o restauro mal riuscito: il piede, enorme, si trova in una posizione molto comoda per il pittore, assai visibile per il fedele che guarda il santo e si pone sotto la sua protezione.

Credo che sei dita siano segno di eccezionalità: che poi siano prerogativa degli esseri mostruosi e demoniaci o della divinità, in questo caso ritengo faccia poca differenza. San Cristoforo, infatti, mantiene in sé una duplicità di caratteristiche. In primis, è notevole la sua colossalità, segno della vita da gigante mostruoso, il cananeo della Legenda Aurea, devoto al re più potente della terra, in un certo periodo fedele al diavolo in persona (da qui il nome Reprobo). Ma la sua mostruosità è segno anche della sua grande forza che egli pone al servizio di Cristo (da qui il nuovo nome da convertito, Cristoforo): un uomo eccezionale ora con una fede straordinaria che lo accompagna fino al martirio.

San Cristoforo con sei dita del piede
San Cristoforo – Chiesa di san Giorgio Taisten-Tesido (BZ)- ph. Livio Pacher

San Cristoforo, l’eremita che legge e la sirena che si specchia

Peraltro questo san Cristoforo è davvero meraviglioso. Elegante la veste con ricami damascati, bordi ricamati e abbelliti da pietre preziose; a legare il mantello al collo un prezioso fermaglio con una pietra azzurra mentre ferma la veste in vita una bella cintura di cuoio da cui pende una borsetta di pelle e uno spadino. Il braccio destro è piegato, con la mano che si appoggia alla vita; con la mano sinistra si appoggia ad un alto bastone fiorito. Sulla testa il santo porta una strana cuffietta molto elegante, con una sorta di diadema; raro nelle raffigurazioni del santo. Il Bambino, che sta seduto vestito di bianco sulla spalla destra, tiene in mano il globo di cristallo del mondo mentre ci benedice.

San Cristoforo e il Bambino
San Cristoforo (particolare) – Chiesa di San Giorgio – Taisten-Tesido (BZ) -ph. Wolfgang Sauber

Interessante il mondo che sta ai piedi del santo: l’eremita, di solito raffigurato con la lanterna, qui legge il libro delle preghiere davanti ad una caverna. Nell’acqua del torrente che il santo passa varie figure lo ostacolano: da notare, in particolare, la sirena dalla doppia coda che si specchia vanitosa nello specchio.

San Cristoforo (particolare) – Chiesa di San Giorgio – Taisten-Tesido (BZ) -ph. Wolfgang Sauber
San Cristoforo (particolare) – Chiesa di San Giorgio – Taisten-Tesido (BZ) -ph. Wolfgang Sauber

Ma lui, determinato, appoggia il suo piede esadattilo e avanza deciso per svolgere il suo compito di portatore di Cristo e di protettore dei pellegrini e dei viaggiatori.

Bibliografia

grazie a Livio Pacher!