Santi in compagnia a Grignasco (VC)

Grignasco, sul Sesia, in provincia di Vercelli. Sulla collina sopra il centro, presso l’abitato di Ca’ Negri, sorge una cappella dedicata a Sant’Antonio. Il santo è dipinto sulla parete laterale, mentre sull’arco esterno, quello forse più visibile per chi sale nel bosco, ecco il nostro san Cristoforo.

Sant'Antoniio
Sant’Antonio, cappella di sant’Antonio a Grignasco (NO) – ph. Chiara Iotti
un cappella affrescata
Cappella di sant’Antonio a Grignasco (NO) – ph. Chiara Iotti
San Cristoforo
San Cristoforo Cappella di sant’Antonio a Grignasco (NO) – ph. Chiara Iotti

Non è questo né il primo né l’ultimo caso in cui i due santi sono raffigurati insieme. Perché? L’elemento che li accomuna è quello taumaturgico: sono due santi guaritori che proteggono i fedeli dalle malattie.

San Cristoforo

San Cristoforo taumaturgo protegge dalla mala mors, dalla peste e dalle malattie degli occhi. Qui ti racconto perché.

Particolare è il fatto che nessuno di questi elementi possa essere ricondotto ad un’azione vera e propria del santo. Alla protezione dalla mala mors, si giunse attraverso il protettorato dei traghettatori e dei pellegrini. La peste ha che fare con le ferite inflitte al santo e miracolosamente guarite. La malattia agli occhi al miracolo operato non da Cristoforo, ma dal suo sangue dopo il martirio.

Sant’Antonio

Un caso simile si presenta anche per Sant’Antonio, protettore degli animali domestici e degli uomini dall’ergotismo, chiamato nel Medioevo anche fuoco di sant’Antonio (termine che oggi si riferisce all’herpes zoster). Non fu il santo a far nascere questo patronato, ma i frati antoniani che nel Medioevo curavano con il grasso suino l’ergotismo (provocato da un’alimentazione povera di carne). I suini di sant’Antonio potevano girare per le strade, solo se contraddistinti da una campanella. Il loro grasso, infatti, sarebbe servito per curare, appunto, il fuoco di sant’Antonio. Ecco perché nell’iconografia solita, Antonio appare vestito del saio degli Antoniani e con una campanella: e, certo, con il porco (a Busto Arsizio, lo chiamano Sant’Antonio del Purcel). Per estensione, Antonio divenne il protettore anche degli altri animali domestici di cui l’uomo si nutre.

Una parete con molti santi che proteggono dalle malattie
San Cristoforo e altri santi – Cappella di sant’Antonio Abate – Jouvenceaux (TO) – ph. Chiara Iotti

Sant’Antonio e san Cristoforo

Santi che proteggono uomini e animali

Dunque, nel Medioevo, i due santi, il nostro Cristoforo e sant’Antonio Abate insieme proteggevano uomini e animali dalle malattie più terribili (anche perché molto diffuse), da quelle legate alla scarsa alimentazione alla peste.

Ad esempio, appunto, a Grignasco, dove nella cappella dedicata a san Antonio sono presenti entrambi i santi (ma anche San Sebastiano, sant’Agata e, forse, la santa locale, la beata Panacea, oltre ad altri santi non identificabili). La cappella presenta meravigliosi affreschi del XVI secolo, che raffigurano scene della Vita e della Passione di Cristo.

San Cristoforo e sant’Antonio insieme

Ma questo non è l’unico luogo in cui san Cristoforo e sant’Antonio si trovano insieme a proteggere uomini e animali. Tralasciando le chiese di sant’Antonio in cui sono presenti affreschi di san Cristoforo (e viceversa), ecco un elenco, certamente parziale, delle raffigurazioni comuni dei due santi.

  • Jouvenceaux (TO), Cappella di sant’Antonio
  • Alzano Lombardo (BG), Antonio Marinoni, Sant’Antonio Abate in trono con i Santi Cristoforo e Nicola da Tolentino, Museo d’arte Sacra san Martino
  • Dovera (CR), Santuario della Beata Vergine del Pilastrello
  • Abano Terme (PD), Santuario di Monteortone
  • Vitale da Bologna, Cristo in pietà tra Sant’ Antonio Abate e San Cristoforo
  • Castiglione Olona (VA), Chiesa di Villa
  • Bassanolo de Magistris, Madonna in trono con sant’Antonio e san Cristoforo – Chiesa di san Cristoforo al Naviglio – Milano
  • Madonna del Latte tra Sant’Antonio Abate, San Sebastiano, San Rocco e San Cristoforo, Bergamo (BG), Accademia Carrara – Museo
  • Castello di Marostica (VI). Sant’Antonio e san Cristoforo
  • Briona (NO), Sant’Antonio, Cristoforo, Giulio e Sebastiano – Chiesa di sant’Alessandro
  • Ivrea (TO), Giacomino di Ivrea, Sant’Antonio e san Cristoforo – Cripta di san Besso – Chiesa di Santa Maria Assunta
  • Parabiago (MI), Santuario di Dio il Sa

I due santoni

Particolare la raffigurazione dei due santi a Castiglione Olona e a Dovera: in dimensioni gigantesche, a destra e a sinistra dell’ingresso della chiesa, proteggono chi entra, chi esce, chi passa. Anche a Dovera e a Parabiago la raffigurazione è simile.

Sant'Antonio e san Cristoforo colossali accanto all'ingresso
Chiesa di VIlla -Castiglione Olona (VA) – ph. Sailko
Santuario con cielo azzurro
San Cristoforo e sant’Antonio – statue in facciata del santuario di Dio il Sa a Parabiago (MI) – ph. Chiara Iotti
La chiesa dei Santoni, con Sant'Antonio e san Cristoforo in facciata
Chiesa dei Santoni – Santuario della Vergine del Pilastrello – Dovera (CR) – ph. Cremasco