Chiesa di sant’Agata d’Isolella a BORGOSESIA (VC): un restauro

Un san Cristoforo che dormiva

Dormiva lì sotto, il nostro san Cristoforo, dal XV secolo: sotto l’intonaco e il malto della facciata gialla. Eppure era stato già protetto: gli avevano costruito nel XVIII secolo un pronao. Poi, chissà perché, è stato coperto fra il 1710 e il 1860.

Chiesa di sant'Agata

San Cristoforo si risveglia nel 2019

Nel 2019 il parroco  don Giovanni Bossi promuove una campagna di restauri. Ed ecco svegliarsi san Cristoforo; ed altri santi con lui. Sant’Eligio, protettore dei maniscalchi e dei veterinari, che risana la zampa di un cavallo. Sant’Agata, trucemente torturata.

Sant'Eligio -
Sant’Eligio – Sant’Agata all’Isolella – Borgosesia (VC) – ph. Luca Borgia
Sant'Agata
Sant’Agata- Sant’Agata all’Isolella – Borgosesia (VC) – ph. Luca Borgia

Adesso è lì, in mezzo al frontone: un elegante Cristoforo tiene nella mano la palma fiorita. La veste scoppia, d’altronde Cristoforo è un gigante!

San Cristoforo-
San Cristoforo- Sant’Agata all’Isolella – Borgosesia (VC) – ph. Giovanni Micheli

Sulla spalla sinistra, porta il Bambino che indossa una bella vestina fiorata. Con una mano ci benedice, con l’altra tiene il globo del mondo.

Facciata Sant'Agata all'Isolella
Sant’Agata all’Isolella – Borgosesia (VC) – ph. Luca Borgia

E mi chiederete? Dove si trova il corpo del santo? E perché se ci guarda, sembra che guardi alla sua destra? Probabilmente c’era una ‘facciata affrescata, due ingressi paralleli poi tamponati quando è stato aperto quello centrale. Nell’aprire l’ingresso mediano, il San Cristoforo è stato decurtato’. Lo sostiene (sulla pagina FB di Luca Borgia) Benedetta Brison, storica dell’arte presso Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha studiato questo e gli altri affreschi dell’Isolella.

Lo sguardo del santo e del Bambino

Il santo e il Bambino ci guardano. Sono lì proprio per noi: è l’iconografia più antica. Sono lì a proteggerci con il loro sguardo. Sono lì a proteggere chi passa per l’Isolella, un’insula creata dal fiume Sesia che rendeva il suolo della zona fecondo. Nel 1842 era stato costruito un ponte, perché proprio da lì, da secoli, partiva la barca che portava dall’altra parte del fiume. E allora su, uno sguardo al santo che protegge i traghettatori, e via verso l’altra riva … così anche a Gargnano sul Lago di Garda.

San Cristoforo – Gargnano – Chiesa di San Giacomo in Calino (BS) particolare – ph. Fiorenzo Degasperi

San Cristoforo e don Giovanni Bossi

E certamente il nostro santo e il Bambino avranno protetto nel suo ultimo passaggio anche don Giovanni Bossi, venuto a mancare prima che i santi facessero capolino dalla facciata della chiesa.

Gli altri san Cristoforo di Borgosesia

Approfondimenti su chieseromaniche.it, e su invalsesia.it e sulla pagina FB (un capolavoro!) di Luca Borgia