San Cristoforo da Buxheim (Sud Germania) a Llanynys (Galles Nord-Est)

Fu certamente all’incisione di Buxheim che si ispirò il pittore gallese della chiesa di Sant Saeran a Llanynys, nel Denbighshire, per realizzare il suo bel san Cristoforo.

Eppure guardate tra i piedi del santo. Dai pesciolini di un fiume della Germania del Sud alla fauna marina, abbondante e pericolosa del Galles costiero!

Ispirato a Buxheim San Cristoforo e Bambino
San Cristoforo – Sant Saeran Llanynys Sir Ddinbych – Denbighshire – XV secolo – ph. Llywelyn2000
San Critsoforo con elementi leggenda
San Cristoforo – Incisione di Buxheim – The John Rylands University Libra ry, University of Manchester, England – 1450

San Cristoforo: da Buxheim …

Nel monastero certosino di Buxheim, presso Memmingen, nella Germania del Sud, venne donato nel XV un manoscritto della Laus Mariae. Nella copertina del manoscritto si trovava una xilografia che raffigurava San Cristoforo: la storia di questa xilografia è così affascinante che la racconteremo in un altro post.

a Llanynys (nella contea di Sir Ddinbych – Denbighshire)

Una copia di questa xilografia giunse sicuramente a Llanynys e il frescante vi si ispirò per realizzarne una copia colossale, alta almeno tre metri, oggi ancora visibile sulla parete sud della chiesa di Sant Saeran (ma in uno stato di conservazione piuttosto precario).

San Cristoforo – Sant Saeran Llanynys (Denbighshire) – XV secolo – ph. Llywelyn2000
Ispirato a Buxheim San Cristoforo e Bambino
San Cristoforo – Sant Saeran Llanynys (Denbighshire) – XV secolo – ph. Llywelyn2000
San Cristoforo (riproduzione dell’affresco medievale)- Sant Saeran Llanynys (Denbighshire) – XV secolo – ph. Mike Searle,

Due immagini simili

A prescindere dalla dimensione e dal supporto, la somiglianza fra le due immagini è evidente. San Cristoforo attraversa l’acqua compiendo lo stesso gesto: ginocchio piegato e sollevato, volto girato indietro a guardare il Bambino, lunga barba ad incorniciare il viso del santo. Anche se il mantello sembra realizzato con una stoffa diversa, comune è il suo rigonfiamento.

Il paesaggio gallese è ispirato a quello dell’incisione di Buxheim: alle spalle del santo si intravede un mulino, mentre all’altra sponda un eremita illumina il percorso con una lanterna.

Le differenze: il bastone del santo

Cristoforo si appoggia al bastone, ma qui cominciano le prime significative differenze, perché il Cristoforo tedesco ha in mano un albero, con tanto di radici (come tipicamente nelle raffigurazioni germaniche), che termina in foglie di palma e datteri. Il bastone gallese è molto più contorto e termina con tre strane foglie.

Le differenze: la fauna marina

L’immagine di Llanynys sembra tagliata. (e manca l’iscrizione che illustra il potere taumaturgico del santo). Il fiume non ha una linea di chiusura in basso e così noi veniamo immersi, come il santo, nelle acque. E qui arriviamo al punto. La fauna marina fra le gambe del santo è veramente abbondante e realistica.

Fauna marina fra i piedi di san Cristoforo
San Cristoforo (particolare) – Sant Saeran Llanynys (Denbighshire) – XV secolo – ph. Llywelyn2000

Una manta, un delfino, un pesce spada, un pesce siluro, una conchiglia, un serpente marino ed altri pesci che non so riconoscere invadono le acque ed ostacolano il cammino del santo. Questa è proprio un’aggiunta del frescante gallese, secondo l’uso tipicamente inglese e gallese di raffigurare il santo.

La fauna marina dei san Cristoforo dell’Inghilterra e del Galles

In tutti i san Cristoforo medievali e rinascimentali dell’isola troviamo questa fauna marina. A Pickering, ad esempio, c’è una sorta di drago che si avvolge addirittura al piede del santo, mentre un’altra bestia marina attenta alla gamba sinistra del santo, quella su cui si appoggia. Il peccato, o il diavolo stesso, vuole fermare il cammino di Cristoforo.

San Giorgio e san Cristoforo
San Giorgio e san Cristoforo – Saints Peter and Paul Church (Pickering, North Yorkshire)

Davvero paradossale questa fauna marina così dettagliata e importante: infatti, gli studiosi (in particolare la Pidgeon) hanno dimostrato che in Galles san Cristoforo non ha nulla a che fare con la protezione delle acque e degli attraversamento dei fiumi (e dei mari).

Il valore simbolico della fauna: pesci, serpenti e la sirena

La fauna, dunque, assume due caratteri contrastanti: se la raffigurazione è fortemente realistica (è la fauna delle acque marine, quelle più immediatamente associabili al Galles), il suo significato è fortemente simbolico (sono i mostri che impediscono al santo di procedere nel suo cammino di redenzione). Il Questo intento allegorico è evidente, ad esempio, nel san Cristoforo di Oaksey, tra i cui piedi si trova una sirena che si pettina, guardandosi allo specchio: è la vanità che ostacola la conversione.

sirena con specchio e pettina
San Cristoforo (particolare) – Chiesa di Tutti i santi – Oaksey – Wiltshire (UK) – ph. Brian Robert Marshall

Il santo ha già calpestato un serpente, ma altri pesci lo ostacolano. Altri pesci, invece, sono stati pescati e sembrano legati ad un rete che forse tiene nelle mani un pescatore (di cui si vede solo la canna e la lenza). Tanti ostacoli, ma il santo continua nel suo percorso notturno (guardate le stelle nel cielo!).

Dal globale di Buxheim al locale di Llanynys

E allora, se torniamo al nostro frescante di Llanynys, abbiamo un esempio chiarissimo di come un’immagine ‘globale’, come l’incisione di Buxheim (che ebbe una grandissima fortuna), sia diventata un’immagine ‘locale’, davvero molto gallese.

Bibliografia