Beinette (CN) e san Cristoforo: c’eravamo tanto amati…
A Beinette fra XV e XVI secolo la devozione per san Cristoforo fu importante, tanto che divenne patrono della città. Ma dal XVIII secolo, qui come altrove, fu dimenticato.
A Beinette fra XV e XVI secolo la devozione per san Cristoforo fu importante, tanto che divenne patrono della città. Ma dal XVIII secolo, qui come altrove, fu dimenticato.
Le raffigurazioni di san Cristoforo tra Monviso e Torino (Crissolo, Barge, Saluzzo, Villafranca Piemonte, Piobesi Torinese), seguendo il corso del Po, ci fanno ricostruire la storia della sua devozione nel corso di ameno cinque secoli. dal XV al XX.
Al Borgo Medievale di Torino, si sceglie san Cristoforo (e l’homo selvaticus) per rappresentare il XV secolo, il modello è a Verzuolo. e il suo elegantissimo san Cristoforo (con fibbia, cintura, mantello, veste: le più preziose).
Una famosa incisione xilografia del 1423 (no del 1450) al monastero di Buxheim e una sua copia pirata al Museo di Budapest. Protagonisti il nostro san Cristoforo, l’eremita e un uomo di fatica,
Molti san Cristoforo uscirono dalla bottega Vivarini: quelli di Antonio sono più tradizionali; più moderni quelli di Bartolomeo e di Alvise.
Nel 2019, don Giovanni Bossi promuove il restauro dalla facciata della chiesa di Sant’Agata a Borgosesia (VC) Ne è emerso un elegante San Cristoforo
Ad Albions di Laion (BZ), un san Cristoforo del XV secolo, firmato dai pellegrini di ogni epoca.
Sono sette le frazioni di Laion (BZ), all’imbocco della Val Gardena. Almeno tre san Cristoforo ci proteggono dalle facciate delle chiesette: ad Albions (un santo firmato), a Novale di Ried (un santo affamato) e a Fraina (un santo che resiste).
San Cristoforo guarisce dalla peste, dal mal degli occhi e dalla mala morte, Ma anche dal giradito e da chissà quale altra malattia!