Le medagliette di san Cristoforo

Già nel mondo classico era uso portare al collo amuleti o pendagli, dischetti in bronzo che si potevano reperire presso i santuari pagani ed ai quali era attribuito il potere di tenere lontani gli influssi malefici; fra i più celebri quelli di Efeso che riproducevano il cervo della dea Artemide. Anche i cristiani continuarono quest’uso con soggetti come la croce, la colomba, il pesce, l’ancora, il monogramma di Cristo. Più tardi vennero raffigurati i santi.

Nel Medioevo vennero utilizzati piombi istoriati, distintivi di corporazioni o di pellegrinaggi, che recavano l’immagine di qualche santo. A partire dal XV secolo le immagini iniziarono ad essere incise e prodotte a cura dei Monasteri, soprattutto dei Gesuiti, mentre la produzione in serie, con la tecnica della coniazione a martello, nacque probabilmente in Italia verso la metà del XVI secolo. Negli anni della Controriforma si diffusero le monete portate al collo.

Fra esse certamente quelle di san Cristoforo, il leggendario traghettatore di Cristo Bambino, venerato come protettore dei viandanti e dei pellegrini ed invocato prima di intraprendere itinerari difficili e pericolosi, ed anche contro le affezioni degli occhi e la peste e la morte improvvisa. Pertanto la medaglia di san Cristoforo assume per colui che la indossa pure una funzione di amuleto.

Oggi vi racconto due storie speciali di medagliette, ma non saranno le uniche.

Babette Maria Fürstenberg, san Cristoforo e profughi ebrei “illegali” salvati dall’intelligence inglese nel 1941

La prima medaglietta si trova nel Deposito della Banca d’Italia: apparteneva a Babette Maria Fürstenberg, nata Block, un’ebrea tedesca, sequestrata con altri gioielli il 22 maggio 1941 al bordo del panfilo Jadwiga, nelle acque di Spalato Babette Bloch era nata nel 1911, nella comunità ebraica di Jagerndorf, sposata in primo matrimonio ebraico nel 1933, poi divorziata nel 1935: la donna si era poi convertita alla religione ortodossa-serba nel 1938 al secondo battesimo cattolico a Praga nel 1939, anno dell’invasione nazista della Cecoslavacchia. Insomma, una donna dalla multiforme identità, viaggiatrice, di gusti sobri e raffinati, con un piccolo corredo di gioielli ed una discreta riserva in titoli stranieri e valute di diversa nazionalità.

Il panfilo Jadwiga venne sequestrato all’interno delle operazioni di controspionaggio: l’intelligence inglese, il SOE (Special Operations Executive) utilizzava insospettabili coperture di compagnie di navigazione che effettuavano trasporti di ebrei rifugiati nelle acque del Mediterraneo. Babette probabilmente agiva come guida per mettere in salvo (bricha) i gruppi di profughi ebrei “illegali”, attraverso le tratte del Mediterraneo. ed è proprio la presenza della medaglietta di san Cristoforo, protettore dei viaggiatori, a farci pensare a questo ruolo per la ragazza.

San Cristoforo nella guerra del Vietnam

La guerra del Vietnam e il vescovo Choi

John A. Choi Jae-seon era un vescovo sud coreano. Durante la guerra del Vietnam distribuì medaglie di san Cristoforo alle truppe degli USA, anche a quelle in Giappone e in Sud Corea. Sul retro delle medagli erano incise le iniziali del soldato.

La guerra del Vietnam, il vescovo Choi e Forrest Gump

Ebbene, forse a ricevere una di queste medaglie fu Jack Treese, il cognato dell’attore americano Gary Sinise, che fu in Vietnam come medico. Quando Sinise interpretò il sergente Dan in Forrest Gump di Robert Zemeckis (1994), utilizzò sul set proprio la medaglia di san Cristoforo che il cognato aveva portato con sé in guerra in Vietnam.

‘Mr. Christopher and I, we went to war’: la storia di Stephan Franic

Si stava imbarcando per il Vietnam il soldato Stephan Franic: la madre si sfilò la medaglietta di san Cristoforo dal collo, gliela consegnò e gli raccomandò di non togliersela mai. Per tutto il tempo in cui rimase in Vietnam Stephan la indossò. Al ritorno la consegnò di nuovo alla madre: Ha funzionato proprio bene! Grazie a Mr. Christopher e alle preghiere dei miei cari, sono tornato a casa.

Stephen ha passato la medaglietta ad un nipote anche lui soldato, che a sua volta l’ha passato ad un altro parente in guerra.

Stephen racconta la storia di come Mr. Christopher lo ha protetto in guerra in questo video.

Bibliografia