San Cristoforo traghettatore, XI (anzi del XIV) sec., Appiano (BZ)
A Castel Appiano sulla strada del vino (BZ) forse il primo san Cristoforo con il Bambino in braccio, anzi no, Siamo nel XIV secolo,
Molti artisti contemporanei, oggi, nel XXI secolo, hanno riprodotto san Cristoforo, dando, ovviamente, nuovi significati o rimettendo in auge antichi significati, che parlano ancora oggi.
A Castel Appiano sulla strada del vino (BZ) forse il primo san Cristoforo con il Bambino in braccio, anzi no, Siamo nel XIV secolo,
A Fano, la chiesa di san Cristoforo testimonia la diffusione della devozione al santo lungo il Metauro. Quattro raffigurazioni, per almeno otto secoli di devozione.
Nel murales “The Human Condition” (2016) di Gaia a Monno, San Cristoforo è il simbolo più potente. Rappresentato in modo tradizionale ma innovativo, trasporta il Bambino avvolto in una coperta termica dorata, richiamando le moderne migrazioni e le politiche europee. San Cristoforo incarna la figura dell’adulto che protegge e accompagna il migrante, un ponte tra passato e presente, tra fede e realtà umana, sottolineando l’universalità della migrazione.
All’interno di un progetto di cooperazione transnazionale HEart-RURALart (2020) che punta alla valorizzazione delle aree rurali e di montagna, alcuni artisti contemporanei si sono ispirati alla figura di san Cristoforo per realizzare delle opere da porre lungo il Cammino di san Cristoforo. Fornasier, Dirindin, Paullin, Artico, Borselli, Vidoni
Il santo continua ad essere raffigurato anche oggi, nel XXI secolo, per la sua potenza simbolica, non solo per motivazioni devozionali. Ecco, dunque. il san Cristoforo di Gerhard Lentink, quello profondamente religioso di Marko Rupnik, il martire di Gabriel Nunige e il cinocefalo traghettatore di Lorenzo Sperzaga.
San Cristoforo sul Naviglio a Milano è la chiesa che più ha mantenuto la devozione per il santo a Milano. da Ercole al writer Frode