San Cristoforo a Buxheim: storie di falsificazioni
Una famosa incisione xilografia del 1423 (no del 1450) al monastero di Buxheim e una sua copia pirata al Museo di Budapest. Protagonisti il nostro san Cristoforo, l’eremita e un uomo di fatica,
Una famosa incisione xilografia del 1423 (no del 1450) al monastero di Buxheim e una sua copia pirata al Museo di Budapest. Protagonisti il nostro san Cristoforo, l’eremita e un uomo di fatica,
Fu certamente all’incisione di Buxheim che si ispirò il pittore gallese della chiesa di Sant Saeran nel Denbighshire per realizzare il suo bel san Cristoforo. Eppure guardate tra i piedi del santo. Dai pesciolini di un fiume della Germania del Sud alla fauna marina, abbondante e pericolosa del Galles costiero!
Grande diffusione ebbero da sempre le medagliette di san Cristoforo.
Due storie: quella della medaglietta di Babette Furstenberg, guida per gli ebrei in fuga nel 1941 e quella dei soldati americani in servizio in Vietnam (e in Forrest Gump).
San Cristoforo ha accompagnato Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone, per tutta la sua carriera. 1. Nella Pala della Misericordia del duomo di Pordenone,
Lucas Cranach ha dipinto per tutta la vita san Cristoforo: per committenti diversi, da cattolico e da protestante.
Mettendo insieme due quadri di Tiziano, Jacopo da Bassano a Venezia crea il suo san Cristoforo. L’originale. copiato in tutta Europa, è a Cuba.
Due san Cristoforo in Valsesia hanno come modelli quadri veneziani. A Varallo, il modello è Tiziano; a Riva Valdobbia, Jacopo da Bassano.