I San Cristoforo bergamaschi del Lemine tra il Brembo e la stella Sirio
Ad Almenno san Salvatore ci sono almeno cinque attestazioni di san Cristoforo. La cittadina, dalla millenaria storia, sorge su una strada importante già ai tempi dei Romani.
Il gesto è molto popolaresco: il Bambino si aggrappa ai capelli di san Cristoforo per non cadere. Nelle raffigurazioni del XIV-XVII secolo. è riprodotto questo gesto di Gesù: nelle immagini più popolari (come gli affreschi sulla facciate delle chiese più periferiche) ma anche in quelle d’autore. A volte il Bambino prende un ciuffo dei lunghi capelli di Cristoforo; altre volte si aggrappa con la manina proprio al centro della testa (ho sentito qualcuno parlare proprio del punto chakra).
Ad Almenno san Salvatore ci sono almeno cinque attestazioni di san Cristoforo. La cittadina, dalla millenaria storia, sorge su una strada importante già ai tempi dei Romani.
Tre (o quattro) San Cristoforo fra Ivrea e la Val D’Aosta sono espressione della sua pittura dal gusto popolaresco: a Ivrea, a La Salle, A Gressan e (forse) a Montalto Dora.
Sulle strade medievali erano punti di accoglienza e protezione, gli hospitia o hospitali. Erano le confraternite a prendersi cura dei malati. Sugli Hospitali del Tagliamento, ci sono moltissime immagini di san Cristoforo.
Le strade del Friuli, dall’antichità al XVII secolo, sono scandite da guadi, hospitia (hospitali) e confraternite. In ogni snodo, c’è san Cristoforo.
San Cristoforo: patrono dei pellegrini e di tutti coloro che si mettono in viaggio è molto raffigurato in Val Varaita, dove protegge anche dalla peste
A Casteldelfino, nella Parrocchiale di Santa Margherita, edificio romanico-gotico del XV secolo, di recente restaurato. In occasione del restauro è comparso un grande san Cristoforo, probabilmente opera di Tommaso Biasacci (seconda metà del secolo XV),
In Val d’Ega, su un capitello contro la peste, è dipinto anche san Cristoforo. Un mugnaio alle spalle del santo ricorda che il santo protegge facchini e uomini di fatica,. Ma forse è anche un richiamo al dio celtico ligure Lugh.
Nella chiesa di san Rocco un affresco nell’abside e un murales nelle pareti laterali ci mostrano un san Cristoforo che protegge dalla peste e dalla dittatura.
Cesare da Sesto nel 1523 dipinse un polittico per l’Oratorio di san Rocco a Milano. Un giovane agile san Cristoforo corre, contro la peste
Sul monumento funebre di Bernabò Visconti, anche san Cristoforo assiste ad un’ipocrita cerimonia funebre.