Bernardino Luini, il Raffaello lombardo, e san Cristoforo
Bernardino Luini, pittore del Rinascimento Lombardo, dipinge almeno tre grandi San Cristoforo (Pavia, Como, Saronno), come santo dei pellegrini, ma anche come protettore dalla peste.
Oltre a Gallarate (sulla facciata e all’interno della chiesa parrocchiale) e a Caronno, di cui san Cristoforo è il patrono, anche in altri comuni della provincia di Varese è attestata la devozione a san Cristoforo.
A Busto Arsizio, c’è una statua in legno dedicata dagli autieri al proprio patrono (con tanto di leggenda su san Cristoforo in dialetto bustocco).
Antiche le attestazioni della devozione al santo a Castiglione Olona (il santo è uno dei santoni della chiesa di Villa), a Coarezza (nella chiesa di san Rocco), a Ferno (nella Chiesa di santa Maria in Campagna), a Fagnano Olona (in Santa Maria della Selva), a Ghirla, a Origgio (chiesa di san Giorgio) e a Sesto Calende (in facciata e nella Madonna dei Limoni). Forse anche a Jerago (chiesa di san Giacomo).
D’artista sono i san Cristoforo di Saronno (di Bernardino Luini) e di Venegono superiore (di Francesco de Tatti).
Bernardino Luini, pittore del Rinascimento Lombardo, dipinge almeno tre grandi San Cristoforo (Pavia, Como, Saronno), come santo dei pellegrini, ma anche come protettore dalla peste.
Due diversi quadri, un’icona greca del XIX secolo e una tela barocca siciliana raccontano la storia di due san Cristoforo, quello orientale e quello occidentale
Fra Medioevo e Rinascimento il territorio di Varese fu zona di transito; San Cristoforo ci protegge da Sesto Calende, Casbeno, Buguggiate e Calcinate degli Orrigoni.
Nella chiesa di san Rocco un affresco nell’abside e un murales nelle pareti laterali ci mostrano un san Cristoforo che protegge dalla peste e dalla dittatura.
Cesare da Sesto nel 1523 dipinse un polittico per l’Oratorio di san Rocco a Milano. Un giovane agile san Cristoforo corre, contro la peste
Al Catello Sforzesco è custodito un polittico di Francesco de Tatti (1517), con, fra gli altri, un San Cristoforo che corre! Ma anche a Venegono il Tatti ha lasciato un san Cristoforo.
San Cristoforo e sant’Antonio Abate insieme proteggono uomini e animali dalle malattie e dalla peste fin dal Medioevo.