Tre sono i san Cristoforo di Laion. Oggi parliamo del più tardo, a Freina.

A Laion è possibile ammirare anche un san Cristoforo del XVIII secolo, dipinto sulla facciata della chiesa di san Giovanni Battista nella frazione di Freina. Fu commissionato da Hans von Freising zu Aidach e Dorothea von Freising nata Ingram nel 1727, anno di rifacimento della chiesa di cui si parla già nel XIII.

chiesetta nel verde con montagne sullo sfondo
Chiesa di san Giovanni Battista – Freines di Laion (BZ) – ph. Livio Pacher
Ingresso della chiesa con affreschi sulla facciata, coperti da una tettoia
Ingresso della chiesa di san Giovanni Battista – Freines di Laion (BZ) – ph. Livio Pacher

Prima di tutto, un riflessione sulla data: nel XVIII secolo, ormai, è finita la fortuna del santo, eppure qui non solo è stato dipinto, ma il suo affresco è stato anche accuratamente difeso dalle intemperie dalla tettoia (certamente comune nelle chiese di montagna in Alto Adige). La sua devozione, dunque, ufficialmente scoraggiata, mantiene una grande importanza tra le montagne, dove è connesso alla difficoltà degli spostamenti e alla vita in genere molto più difficile che in città. Probabilmente, poi, sulla chiesa del XIII secolo era raffigurato un san Cristoforo e, all’età del rifacimento, si affrescarono gli stessi soggetti al posto di antichi affreschi ormai deteriorati o scomparsi.

Il santo, con largo mantello e palma, guarda il Bambino, vestito di bianco con in mano un globo sormontato da una croce.
San Cristoforo- Chiesa di san Giovanni Battista – Freines di Laion (BZ) – ph. Livio Pacher
Il santo guarda il Bambino, vestito di bianco con in mano un globo sormontato da una croce.
San Cristoforo- Chiesa di san Giovanni Battista – Freines di Laion (BZ) – ph. Livio Pacher

Certo, la postura non è più frontale ed è chiaro che a benedirci non è il santo, ma il Bambino. San Cristoforo, nonostante l’aspetto colossale messo in evidenza dal grande mantello gonfio e sul ramo fiorito su cui si appoggia, è raffigurato come un uomo che lotta contro le difficoltà del cammino. Eppure è evidente che siamo di fronte ad un santo, come ci mostra l’aureola. Alle sue spalle, si stagliano le montagne.

Bibliografia

Pagina di Suedtirol.info e di Bolzanodintorni.info

Ancora grazie a Livio Pacher!